CONVEGNO NAZIONALE ARALDINI 2014
Dal 9 al 13 Luglio alcuni araldini di Taranto sono partiti per la bellissima esperienza di fraternità del Convegno Nazionale ad Assisi. Il tema era “Live your life – Dai colore alla tua vita”. In questi giorni abbiamo voluto prendere in mano un colore e, sotto la guida di Dio, abbiamo voluto colore la nostra vita rendendola speciale e unica. Dopo l’arrivo in struttura e dopo la cena, tutti i 550 araldini e animatori di tutta Italia si sono ritrovati alla struttura “Villa Verde” per iniziare questo percorso: abbiamo conosciuto Dorothy, la protagonista della favola di Oz, la storia che ci ha accompagnato in tutti questi giorni. Dorothy con il suo fedele cane Totò sono stati catapultati nella “Terra dei Mastichini” e vanno alla ricerca del grande mago di Oz perché è l’unico che è in grado di riportare i nostri due compagni di viaggio alla loro casa. Dopo un breve momento di conoscenza tra le varie fraternità d’ Italia, siamo tornati in struttura per riposare e ricaricarci per le attività che ci aspettavano il giorno dopo. Il giorno seguente, durante il viaggio di Dorothy e Totò, abbiamo incontrato uno spaventapasseri che non aveva un cervello: non poteva pensare, non poteva ragionare: non aveva l’intelligenza! Sicuramente il mago di Oz era in grado di ridare un cervello al nostro amico spaventapasseri che è diventato nuovo compagno di viaggio di Dorothy e Totò. In questa giornata abbiamo fatto dei laboratori per capire il bel dono dell’intelligenza e sfruttarla a pieno secondo le opere di Dio.
il Sacro Tugurio di Rivotorto, la Basilica di Santa Chiara e Santa Maria maggiore, la piazza dove il Santo Francesco ha riconosciuto davanti a tutti e davanti al Vescovo il suo unico vero padre: Dio. La sera, pieni di tante emozioni, abbiamo vissuto un momento di fraternità e una visione di un cartone animato che ci ha aiutato a stringere amicizia con tanti altri araldini. Il giorno successivo un altro personaggio entrerà nella storia: l’uomo di latta. Questo personaggio era triste perché non possedeva un cuore che gli permetteva di amare e di provare dei sentimenti. Anche lui con Dorothy, Totò e lo spaventapasseri si incamminano verso il castello del mago di Oz nella speranza di un suo aiuto. Il nostro uomo di latta però non sapeva come fosse fatto un cuore e quindi presso la “Città della Domenica”, un parco tematico a Perugia, abbiamo fatto una caccia al tesoro per collezionare questi pezzi di puzzle che messi insieme creavano un cuore da presentare al nostro amico e aiutarlo a capire cosa avrebbe avuto in dono dal grande mago di Oz. Dopo una giornata di assoluto divertimento, gli araldini di tutta Italia si sono ritrovati a vivere una veglia di preghiera sotto le stelle che ha permesso di interiorizzare tutti quei giorni vissuti e aprire i cuori agli ultimi momenti del convegno nazionale. Sabato, dopo una abbondante colazione, gli araldini hanno incontrato l’ultimo compagno di viaggio di questa storia: il leone. Anche se è definito il Re della foresta, il nostro amico leone aveva perso il coraggio di combattere, di affrontare i giorni e difendere la sua famiglia e la sua terra. Anche lui si è aggiunto ai compagni di viaggio e di avventure. Gli araldini sono stati divisi in gruppi di studio per fasce di età per affrontare il tema del coraggio e capire come utilizzarlo nel migliore dei modi. La vita ci presenta tante scelte da prendere e molte volte abbiamo paura di scegliere perché non sappiamo cosa ci aspetta dopo, cosa il futuro ci riserva, ma solo affidandoci al Signore e al Suo progetto di vita che ha disegnato per ognuno di noi, possiamo andare avanti, senza paura a testa alta. Con il coraggio che abbiamo appreso la mattina, il pomeriggio abbiamo vissuto il sacramento della confessione per essere degni, il giorno successivo, di accostarci al sacramento della comunione. La sera è stata una giornata di divertimento e di tanta e pura fraternità. Abbiamo vissuto il nostro sabato sera con altre 550 persone: abbiamo condiviso sorrisi, abbracci, balli di gruppo e preghiere. Un mix perfetto per ognuno di noi.
Infine abbiamo visto come è andata a finire la storia dei nostri nuovi amici: finalmente sono arrivati al grande castello del mago di Oz. Dopo alcune prove che i nostri amici hanno superato brillantemente grazie alla collaborazione reciproca e al loro sentimento di amicizia che li legava, al nostro spaventapasseri è stato dato un cervello che gli ha permesso di poter ragionare sulle proprie scelte; al pauroso leone è stato donato il coraggio di vivere e di essere davvero il Re della foresta; al freddo uomo di latta è stato dato un cuore per accogliere tutti i sentimenti e manifestarli con grande gioia e senza paura; e infine la nostra Dorothy e il suo cane fedele Totò sono tornati alla propria casa: hanno potuto riabbracciare i loro genitori e i loro amici, sapendo che nel loro cuore si erano aggiunti altri compagni di vita che hanno donato tanto e che porteranno per sempre nella vita di tutti i giorni. Dopo la foto di gruppo nella piazza antistante la Basilica Inferiore di San Francesco, abbiamo celebrato la S. Messa. Dopo la visita alla tomba del Serafico Padre San Francesco, abbiamo ripreso la strada del ritorno con la consapevolezza che in ogni parte di Italia abbiamo dei fratelli che ci aiutano a camminare insieme e ci aiutano a non essere senza cervello, senza coraggio e senza cuore: perché, ritornando nelle nostre case, a scuola, in fraternità, abbiamo capito che dobbiamo avere il coraggio di ragionare con il cuore, seguendo l’amore che Dio ha per ognuno di noi.
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